Cass. Civ., Ord. n. 4796/2022: Il diritto alla bigenitorialità e il trasferimento del minore

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 4796 del 14 febbraio 2022, solleva importanti questioni riguardanti il diritto alla bigenitorialità e le modalità di trasferimento dei minori in caso di separazione dei genitori. La sentenza si concentra su un caso in cui il genitore collocatario ha richiesto di trasferirsi con il figlio a distanza di circa 500 chilometri, evidenziando il delicato bilanciamento tra il diritto del minore a mantenere relazioni equilibrate con entrambi i genitori e le necessità del genitore collocatario.

Il contesto della sentenza

Il caso in esame riguarda C.S., il padre del minore C., che ha presentato ricorso contro il decreto della Corte d'Appello di Genova, la quale aveva autorizzato la madre, G.R., a trasferirsi con il figlio nella sua città di origine. La Corte ha motivato la propria decisione evidenziando la tenera età del bambino, la sua capacità di adattamento e le difficoltà lavorative e relazionali della madre nella nuova località.

Il diritto del minore al mantenimento di rapporti equilibrati e continuativi con entrambi i genitori deve essere riconosciuto dal giudice in composizione con l'interesse del genitore collocatario e non.

Riflessioni sui principi giuridici coinvolti

La Corte di Cassazione ha ribadito l'importanza del principio della bigenitorialità, sancito dall'art. 337-ter c.c. e dall'art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU). In questo contesto, il giudice deve sempre valutare come il trasferimento possa influenzare le relazioni tra il minore e il genitore non collocatario. La sentenza ha sottolineato che l'interesse del minore deve prevalere nella decisione di autorizzare o meno il trasferimento.

  • Il trasferimento del minore deve essere giustificato e non deve compromettere il suo diritto a crescere con entrambi i genitori.
  • Il giudice deve considerare le specifiche circostanze del caso, come il legame affettivo già instaurato tra il minore e il genitore non collocatario.
  • La capacità di adattamento del minore è un fattore chiave nella valutazione del trasferimento.

Conclusioni

In conclusione, l'ordinanza n. 4796/2022 della Corte di Cassazione offre spunti di riflessione sulla complessità delle dinamiche familiari post-separazione. I giudici devono sempre tenere in considerazione l'interesse superiore del minore, garantendo che il suo diritto a mantenere relazioni affettive equilibrate con entrambi i genitori non venga compromesso da decisioni unilaterali. Questo caso evidenzia l'importanza di un approccio equilibrato e attento alle esigenze di tutti i soggetti coinvolti.

Studio Legale Bianucci