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Cass. pen. n. 49642/2023: la tutela dei minori e l'ordine di protezione europeo

La sentenza della Corte Suprema di Cassazione n. 49642 del 13 dicembre 2023 ha aperto nuove prospettive per la protezione dei minori coinvolti in situazioni di sottrazione internazionale. Il caso ha visto A.A., padre di B.B., chiedere l'emissione di un ordine di protezione europeo, di fronte a una decisione del Giudice del Tribunale di Forlì che aveva dichiarato inammissibile la richiesta. Questo articolo analizza i principali aspetti della sentenza e il suo impatto sulla tutela dei diritti dei minori.

Il contesto giuridico e la decisione del Giudice

La questione centrale riguardava l'applicazione della Direttiva 2011/99/UE, che permette l'emissione di ordini di protezione europei per garantire la sicurezza delle persone vulnerabili in altri Stati membri. Il Giudice per le indagini preliminari aveva ritenuto che, poiché il luogo di residenza della minore era sconosciuto, l'ordine di protezione non potesse essere emesso. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha contestato questa interpretazione, affermando che la Direttiva mira a garantire la protezione della vittima anche in caso di trasferimenti coatti.

La Corte ha ritenuto che la finalità dell'ordine di protezione europeo sia quella di assicurare la continuità della protezione della vittima in qualsiasi Stato membro.

Le ragioni dell'accoglimento del ricorso

La Cassazione ha accolto il ricorso di A.A. sulla base di diverse considerazioni:

  • La Direttiva 2011/99/UE e il D.Lgs. n. 9 del 2015 stabiliscono che le misure di protezione devono essere applicabili anche in caso di sottrazione internazionale di minori.
  • Il Giudice ha erroneamente considerato la mancanza di un luogo di residenza come motivo per negare l'emissione dell'ordine di protezione, non tenendo conto della situazione di vulnerabilità della minore.
  • La protezione deve essere garantita anche in assenza di una residenza formalmente registrata, purché vi siano indicazioni sulla sua attuale collocazione.

Conclusioni

La sentenza n. 49642/2023 rappresenta un importante passo avanti nella protezione dei minori in situazioni di sottrazione internazionale. La Corte ha riaffermato il principio che la sicurezza e il benessere del minore devono prevalere sulle questioni procedurali. Questo caso pone l'accento sull'importanza di un approccio coordinato tra gli Stati membri dell'Unione Europea per garantire i diritti dei minori e la loro protezione, anche oltre confine. Sarà fondamentale monitorare come questa decisione influenzerà le future applicazioni della Direttiva 2011/99/UE in casi simili.