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Affidamento Minori e Bigenitorialità: Analisi della Cass. Civ., Ord. n. 4327/2024

Il tema dell'affidamento dei minori è di grande attualità e complessità, come dimostra la recente ordinanza n. 4327/2024 della Corte di Cassazione. Questa sentenza offre spunti significativi per comprendere i diritti dei genitori e l'interesse superiore del minore, in particolare in contesti di conflitto tra le parti. È essenziale analizzare i motivi della decisione per chiarire le implicazioni legali e pratiche di questa pronuncia.

Il Contesto della Sentenza

La Corte di Cassazione si è espressa in merito a un ricorso presentato da A.A., padre di C.C., avverso la decisione della Corte d'appello di Catania che aveva confermato l'affidamento esclusivo della minore alla madre, B.B. Il Tribunale di Catania aveva ritenuto necessario tale provvedimento a causa delle criticità emerse riguardo alla condotta del padre, evidenziate anche da un c.t.u. che aveva segnalato comportamenti violenti e ostili.

La sentenza richiede una riflessione approfondita sulla bigenitorialità e sull'affidamento, evidenziando come la sicurezza e il benessere del minore debbano sempre essere la priorità.

Il Diritto alla Bigenitorialità

Uno dei punti centrali del ricorso era la presunta violazione del diritto alla bigenitorialità, sancito dall'articolo 337-quater c.c. e dall'articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU). Il ricorrente sosteneva che la decisione di affidare la minore esclusivamente alla madre fosse contraddittoria, poiché prevedeva comunque dei diritti di visita per il padre.

  • Il diritto alla bigenitorialità implica la presenza attiva di entrambi i genitori nella vita del minore.
  • La sentenza ribadisce che eventuali limitazioni devono essere giustificate da motivi seri e concreti.
  • L'interesse superiore del minore deve sempre prevalere nelle decisioni relative all'affidamento.

Conclusioni e Riflessioni Finali

La Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso, confermando che le decisioni relative all'affidamento dei minori possono essere impugnate solo in casi in cui si verifichi una lesione del diritto alla vita familiare. Questo chiarisce che le pronunce che limitano la bigenitorialità devono essere sempre motivate da esigenze di tutela del minore e non da meri conflitti tra genitori. La sentenza n. 4327/2024 rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei minori e nella definizione del ruolo di ciascun genitore.