Separazione e affidamento condiviso: commento alla sentenza Cass. n. 15815/2022

La sentenza n. 15815 del 2022 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante pronuncia in materia di separazione dei coniugi e affidamento dei figli. La Corte, confermando le decisioni precedenti, ha ribadito il principio fondamentale dell'affidamento condiviso, evidenziando come questo debba essere la regola, a meno che non ci siano elementi che giustifichino un'eccezione. Questo articolo si propone di analizzare i principali aspetti di tale sentenza, rendendo chiaro il suo significato e le sue implicazioni per i genitori separati.

Il contesto della sentenza

La Corte di Appello di Catania aveva stabilito, nella sentenza impugnata, l'affidamento condiviso dei figli, con collocazione presso l'abitazione della madre e diritto di visita del padre. La ricorrente, C.F., ha contestato tale decisione, lamentando il mancato esame del contributo al mantenimento da parte del padre e la negazione dell'affidamento esclusivo.

In tema di affidamento dei figli, l'affidamento condiviso è la regola, mentre l'affidamento esclusivo deve essere motivato da evidenti ragioni di pregiudizio per il minore.

I motivi del ricorso e la decisione della Corte

C.F. ha presentato tre motivi di ricorso, tutti dichiarati inammissibili dalla Corte di Cassazione. La Corte ha sottolineato che il primo e il secondo motivo riguardano questioni di merito già valutate dalle Corti inferiori. Inoltre, la Corte ha ribadito che la valutazione del genitore non può basarsi solo su inadempimenti economici, ma deve tener conto del complessivo atteggiamento genitoriale. Il terzo motivo, relativo alla motivazione apparente della sentenza, è stato respinto poiché la Corte ha trovato la motivazione chiara e adeguata.

Principi giuridici in gioco

La Corte di Cassazione ha richiamato i principi stabiliti dalla normativa e dalla giurisprudenza, in particolare l'art. 337 ter c.c., che prevede l'affidamento condiviso come regola generale. È fondamentale che eventuali deroghe siano giustificate da motivazioni solide, in linea con l'interesse superiore dei minori. La sentenza n. 6536 del 2019 è stata richiamata per ribadire che l'affidamento esclusivo deve essere sostenuto da prove concrete di inidoneità del genitore non affidatario.

  • Affidamento condiviso come regola generale
  • Necessità di motivazioni solide per l'affidamento esclusivo
  • Valutazione complessiva del comportamento genitoriale

Conclusioni

La sentenza n. 15815/2022 della Corte di Cassazione offre un'importante riflessione sulla delicatezza dei procedimenti di separazione e sull'importanza di garantire il miglior interesse per i figli. Essa riafferma la necessità di un'educazione condivisa tra i genitori, sottolineando che le decisioni devono sempre essere orientate a preservare il legame tra il genitore e il figlio, evitando di compromettere l'interesse del minore. In un contesto di crescente attenzione verso la tutela dei diritti dei minori, questa pronuncia si configura come un passo importante verso una giurisprudenza sempre più attenta e consapevole.

Studio Legale Bianucci