Commento alla sentenza Cass. civ., Sez. VI - 1, n. 28883 del 2020: bigenitorialità e diritto di visita

La sentenza n. 28883 del 2020 della Corte di Cassazione si rivela cruciale nel contesto della separazione dei coniugi e dei diritti di visita relativi ai figli minori. La Corte ha accolto il ricorso di un padre, D.P.M., che contestava la decisione della Corte di Appello di Genova, la quale aveva limitato le modalità di visita con la figlia A., stabilendo un regime di frequentazione che risaliva a quando la minore aveva solo sei mesi. Questa decisione ha suscitato interrogativi sulla corretta applicazione del principio di bigenitorialità e sull'interesse superiore del minore.

Il contesto della sentenza

Nella vicenda giudiziaria, il padre aveva chiesto una modifica del regime di visita, ritenendo che le attuali modalità non garantissero un adeguato rapporto padre-figlia. La Corte di Appello, tuttavia, ha mantenuto inalterato il precedente decreto, basandosi su conclusioni di un CTU che aveva escluso il pernottamento presso il padre, motivando tale scelta con la presunta immaturità del genitore e la conflittualità con l'altro genitore, G.I.

Il principio della bigenitorialità deve garantire una presenza attiva di entrambi i genitori nella vita del minore, per favorire relazioni affettive stabili e significative.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto i motivi di ricorso del padre, sottolineando come la Corte di Appello non avesse adeguatamente considerato l'interesse superiore della minore e l'importanza della bigenitorialità. La giurisprudenza italiana, supportata anche da normative europee come l'art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, sostiene che le restrizioni ai diritti di visita devono essere giustificate da motivazioni solide e specifiche.

  • Il diritto alla bigenitorialità implica la necessità di garantire relazioni stabili con entrambi i genitori.
  • Le decisioni giudiziarie devono essere motivate in modo chiaro e dettagliato, soprattutto riguardo all'interesse del minore.
  • La conflittualità tra genitori non deve precludere il rapporto del minore con uno dei due genitori.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 28883 del 2020 rappresenta un passo importante nella tutela dei diritti dei minori in situazioni di separazione. La Corte di Cassazione ha ribadito la necessità di valutare con attenzione le dinamiche affettive e relazionali tra genitori e figli, affinché il principio della bigenitorialità sia effettivamente rispettato. Questo caso ci ricorda l'importanza di un approccio equilibrato e orientato al benessere del minore, fondamentale in tutte le controversie familiari.

Studio Legale Bianucci