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Analisi della Sentenza Cass. pen. n. 28401 del 2022: Il Delitto di Mancata Esecuzione di un Provvedimento Giudiziale in Materia di Affidamento

La sentenza della Corte di Cassazione n. 28401 del 2022 rappresenta un importante precedente in materia di diritto di famiglia, ponendo l'accento sulle responsabilità penali dei genitori in caso di inadempimento agli obblighi di visita stabiliti dal giudice. In questo articolo, esploreremo i dettagli del caso e i principi giuridici che hanno guidato la decisione della Corte.

Il Caso e le Contestazioni

F.S. è stata condannata per aver eluso un provvedimento del Tribunale di Gorizia che garantiva al padre il diritto di visita della figlia. La Corte di appello di Trieste ha confermato la sentenza di primo grado, evidenziando che il trasferimento all'estero della madre, avvenuto senza informare il padre, costituiva un comportamento fraudolento. In particolare, la Corte ha sottolineato che il reato di cui all'art. 388 c.p. richiede una condotta caratterizzata da atti ingannevoli, non limitandosi a un semplice inadempimento.

La Corte di Cassazione ha chiarito che, ai fini della configurabilità del reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, la condotta elusiva deve essere connotata da una componente di artificio, inganno o menzogna.

I Principi Giuridici Fondamentali

La Corte ha ribadito alcuni principi giuridici fondamentali, tra cui:

  • La necessità che la condotta del genitore affidatario sia connotata da dolo, ovvero dalla volontà cosciente di eludere un provvedimento giudiziale.
  • Il mero inadempimento degli obblighi non integra automaticamente il reato, ma è necessario che ci sia una condotta volontaria di ostacolo agli incontri tra il minore e il genitore non affidatario.
  • Il diritto del genitore di stabilire la propria residenza all'estero non esclude la responsabilità penale se ciò avviene in modo fraudolento.

Conclusioni

La sentenza n. 28401 del 2022 della Corte di Cassazione fornisce una chiara indicazione sulla gravità delle conseguenze legali che possono derivare da comportamenti non conformi agli obblighi di visita. Essa rappresenta un monito per tutti i genitori che si trovano in situazioni di conflitto su questioni di affidamento e visita, evidenziando l'importanza di rispettare i provvedimenti giudiziali e di agire sempre nell'interesse del minore. La decisione della Corte non solo chiarisce la responsabilità penale in questi casi, ma serve anche a tutelare il diritto di visita, fondamentale per il benessere dei minori coinvolti.