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Assegno di divorzio e disuguaglianza economica: commento alla sentenza Cass. civ., Ord. n. 32354 del 2024

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 32354 del 2024, affronta il tema dell'assegno di divorzio in un contesto di disparità economica tra coniugi. La corte ha messo in evidenza non solo le condizioni economiche di entrambi i coniugi, ma anche l'importanza di una valutazione equa delle scelte effettuate durante la vita matrimoniale.

Il contesto della sentenza

Nella fattispecie, la ricorrente A.A. contestava la decisione della Corte d'Appello di Cagliari che aveva negato il riconoscimento di un assegno divorzile, nonostante la sua condizione di inoccupata e priva di reddito. La Corte d'Appello aveva ritenuto che l'assegno non fosse necessario, basandosi su documenti fiscali e sulla presunta capacità di A.A. di lavorare nonostante le sue problematiche di salute.

La funzione perequativo-compensativa dell'assegno di divorzio deve tener conto delle scelte fatte durante il matrimonio e della loro incidenza sulla situazione economica al momento del divorzio.

I criteri per l'assegno di divorzio

Secondo la legge italiana, in particolare l'art. 5 della legge n. 898 del 1970, l'assegno di divorzio ha una funzione assistenziale e compensativa. Questo significa che la Corte deve considerare:

  • La condizione economica dei coniugi al momento del divorzio.
  • Il contributo di ciascuno alla vita familiare e alla formazione del patrimonio comune.
  • Le scelte fatte durante il matrimonio e la loro influenza sulla situazione economica attuale.

Nel caso in esame, la Corte ha rilevato che la ricorrente aveva contribuito all'acquisto della casa coniugale, ma la Corte d'Appello non aveva adeguatamente considerato questo aspetto, limitandosi a valutare la sua attuale condizione economica senza un'analisi approfondita del contesto storico delle scelte familiari.

Conclusioni

La sentenza della Cassazione rappresenta un importante passo avanti nel riconoscere che le dinamiche relazionali e le scelte condivise durante il matrimonio hanno un peso significativo nella valutazione dell'assegno di divorzio. La Corte ha chiarito che non basta analizzare i redditi attuali, ma è fondamentale considerare gli effetti a lungo termine delle scelte familiari sulla capacità di ciascun coniuge di provvedere a sé stesso. Questa decisione potrebbe influenzare future controversie relative all'assegno di divorzio, sottolineando l'importanza di una valutazione equa e giusta per entrambe le parti.