La sentenza della Corte di Cassazione n. 32290 del 2023 offre un'importante riflessione riguardo l'affidamento dei minori e il diritto di essere ascoltati. In un contesto di separazione, la questione dell'ascolto dei minori assume particolare rilevanza, specie quando si discute di affido condiviso e provvedimenti di sostegno. Il caso in esame riguarda A.A., che ha richiesto la modifica dell'affidamento delle figlie gemelle, ma si è trovato di fronte al rigetto della sua istanza da parte della Corte d'Appello.
Il diritto di un minore di essere ascoltato è sancito dall'art. 315 bis c.c. e trova fondamento nelle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. Tuttavia, la Corte ha ritenuto non necessario ascoltare le minori, considerando la loro età e la capacità di discernimento. In particolare, è emerso che le bambine, pur avendo compiuto dieci anni, non possedevano la maturità necessaria per esprimersi davanti all'autorità giudiziaria. La sentenza sottolinea che l'ascolto diretto non è un atto automatico, ma deve essere valutato caso per caso.
Il diritto di un minore di essere ascoltato è fondamentale, ma non deve essere applicato in modo rigido e automatico.
La Corte ha analizzato i motivi del ricorso, evidenziando che la decisione di non ascoltare le minori è stata adeguatamente motivata. Infatti, la Corte d'Appello ha ritenuto più opportuno che l'ascolto avvenisse tramite un professionista, come la psicologa, piuttosto che in sede giudiziaria, per evitare potenziali pressioni da parte del genitore.
Questa sentenza ribadisce l'importanza di un approccio equilibrato nella gestione dei casi di affidamento. È fondamentale che le decisioni relative all'ascolto dei minori siano sempre orientate al loro miglior interesse, tenendo conto delle loro capacità e della situazione familiare. La giurisprudenza italiana, supportata da normative nazionali ed europee, continua a evolversi per garantire la protezione dei diritti dei minori, promuovendo al contempo il benessere familiare.
La Cassazione, con la sua ordinanza, ha tracciato un solco importante riguardo il diritto dei minori di essere ascoltati, evidenziando che tale diritto deve essere esercitato in modo consapevole e responsabile. Le decisioni devono sempre mirare a garantire il miglior interesse del minore, evitando ingerenze non giustificate nella vita familiare.