Spese Straordinarie e Mantenimento dei Figli: La Recentissima Sentenza della Cassazione

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 7169 del 6 ottobre 2023, ha portato alla ribalta una questione cruciale riguardante il mantenimento dei figli in caso di separazione tra coniugi. In particolare, la sentenza ha offerto chiarimenti fondamentali sulla distinzione tra spese ordinarie e straordinarie, con implicazioni significative per i genitori separati e per le modalità di richiesta di rimborso delle spese sostenute per i propri figli.

Il Caso e le Decisioni Precedenti

Nel caso in esame, A.A. e B.B. si erano separati, e successivamente A.A. aveva chiesto il rimborso di spese sostenute per il figlio C.C., relative a istruzione, attività sportive e spese mediche. Il Tribunale di Taranto aveva inizialmente accolto la richiesta, riconoscendo la natura straordinaria di tali spese. Tuttavia, la Corte d'appello di Lecce, in fase di appello, ha ritenuto che molte di queste spese fossero prevedibili e, quindi, non straordinarie.

In tema di mantenimento dei figli, costituiscono spese straordinarie quelle che non siano prevedibili e ponderabili al tempo della determinazione dell'assegno.

La Distinzione tra Spese Ordinarie e Straordinarie

La Corte di Cassazione ha chiarito che le spese straordinarie si caratterizzano per la loro rilevanza, imprevedibilità e imponderabilità, esulando dall'ordinario regime di vita dei figli. È fondamentale, dunque, comprendere quali spese rientrino in questa categoria. Secondo la Corte, le spese ordinarie sono quelle che si ripetono con certezza nel tempo e che possono essere anticipate da uno dei genitori, mentre quelle straordinarie richiedono un accertamento specifico e non possono essere considerate parte dell'assegno di mantenimento.

  • Spese scolastiche e universitarie: considerate straordinarie se non prevedibili al momento della separazione.
  • Spese mediche: devono essere dimostrate come necessarie e non rientrare nelle spese ordinarie.
  • Attività extrascolastiche: valutate alla luce delle inclinazioni e delle capacità del figlio.

Le Implicazioni della Sentenza

La decisione della Corte di Cassazione, pertanto, stabilisce un importante principio: le spese straordinarie per i figli non possono essere considerate come parte dell'assegno di mantenimento se non sono state preventivamente concordate e risultano non prevedibili al momento della determinazione dell'assegno stesso. Questo approccio tutela il principio di proporzionalità e adeguatezza del mantenimento, garantendo che i figli non siano privati di diritti fondamentali a causa della separazione dei genitori.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 7169/2023 della Corte di Cassazione rappresenta un importante chiarimento in merito alla gestione delle spese per i figli in caso di separazione. I genitori devono essere consapevoli delle distinzioni tra spese ordinarie e straordinarie e delle implicazioni legali che ne derivano. È fondamentale che entrambi i genitori collaborino e si accordino su tali spese per garantire un sostegno adeguato e proporzionato alle esigenze dei propri figli.

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