Sottrazione internazionale di minori: la sentenza n. 26382 del 2024 della Cassazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26382 del 2024, si è pronunciata su un caso di sottrazione internazionale di minori, analizzando le condizioni di esercizio del diritto di custodia e la definizione di residenza abituale. La decisione del tribunale per i minorenni di Bari, confermata dalla Corte, offre spunti di riflessione sulla tutela dei minori in contesti familiari complessi e sui diritti dei genitori.

Il contesto della sentenza

Il caso ha coinvolto A.A., un padre americano, e B.B., la madre italiana, che aveva trasferito i loro quattro figli in Italia, dove sono stati trattenuti contro la volontà del padre. La questione centrale era se il trasferimento fosse considerato illecito ai sensi della Convenzione dell'Aja. La Corte ha stabilito che, nonostante il padre avesse formalmente diritti di custodia, non avesse esercitato tali diritti in modo concreto e continuativo.

Il giudice deve verificare l'effettivo esercizio dei diritti di custodia al momento del trasferimento, non essendo sufficiente una valutazione astratta.

Il diritto di custodia e la residenza abituale

La Corte ha chiarito che il diritto di custodia deve essere esercitato in modo continuativo e non episodico. In questo caso, il padre, pur avendo formalmente il diritto, non aveva dimostrato di poter garantire la presenza quotidiana e l'accudimento dei figli, poiché aveva trasferito la sua residenza per motivi di lavoro. Inoltre, la Corte ha considerato la residenza abituale dei minori, stabilendo che la loro vita era radicata in Italia, dove avevano accesso a relazioni familiari e opportunità di istruzione.

  • Residenza abituale: valutazione del radicamento sociale e familiare.
  • Diritti di custodia: necessità di un esercizio effettivo e continuativo.
  • Implicazioni per le relazioni familiari: mantenere contatti significativi nonostante la distanza.

Conclusioni

La sentenza n. 26382 del 2024 della Cassazione rappresenta un importante passo nella giurisprudenza italiana riguardante la sottrazione internazionale di minori. Essa sottolinea l'importanza di una valutazione concreta del diritto di custodia e della residenza abituale, ponendo al centro l'interesse superiore del minore. In un contesto globale in cui le famiglie possono trovarsi divise tra diversi Stati, è fondamentale garantire che i diritti dei minori siano sempre rispettati e tutelati.

Studio Legale Bianucci