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Assegno di divorzio e disparità economica: commento alla Cass. civ., Sez. I, Ord. n. 16703 del 2024

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 16703 del 2024, offre importanti spunti di riflessione sul tema dell'assegno di divorzio e sulla necessità di considerare variabili economiche e relazionali nella sua attribuzione. In questo articolo analizzeremo i punti salienti di questa sentenza, ponendo particolare attenzione al concetto di disparità economica tra coniugi e al ruolo svolto da ciascuno durante il matrimonio.

Il quadro giuridico dell'assegno di divorzio

La legge n. 898 del 1970 stabilisce le condizioni per l'attribuzione dell'assegno di divorzio, che deve garantire un equilibrio economico tra i coniugi dopo la separazione. In particolare, l'articolo 5, comma 6, richiede che si tenga conto della situazione economico-patrimoniale di entrambi i coniugi, considerando non solo il periodo della separazione, ma anche l'intera durata del matrimonio.

  • Durata del matrimonio e del periodo di separazione.
  • Ruolo e sacrifici di ciascun coniuge nella gestione familiare.
  • Disparità di reddito e risorse economiche al momento del divorzio.
La Corte ha evidenziato che l'accudimento esclusivo delle figlie da parte della madre ha necessariamente ridotto le sue possibilità di incremento professionale.

Il caso specifico: analisi della sentenza

Nella sentenza in esame, il caso riguardava A.A. e B.B., coniugi separati e ora in fase di divorzio. Il Tribunale aveva inizialmente escluso il diritto di B.B. all'assegno divorzile, ritenendo che non avesse contribuito alla creazione del patrimonio dell'ex marito. Tuttavia, la Corte di Appello ha riformato questa decisione, riconoscendo la disparità di reddito tra i coniugi e il sacrificio della madre nel dedicarsi alla crescita delle figlie.

In particolare, è stato sottolineato che l'assegno divorzile deve essere visto non solo come un aiuto economico, ma anche come un mezzo di compensazione per i sacrifici fatti durante il matrimonio, come nel caso di B.B., che ha dovuto rinunciare a opportunità lavorative per dedicarsi alla famiglia.

Conclusioni

La Cassazione, nel cassare la sentenza della Corte di Appello, ha riaffermato l'importanza di un'analisi approfondita delle condizioni economiche e relazionali dei coniugi. È fondamentale che i giudici considerino non solo il reddito attuale dei coniugi, ma anche i sacrifici e le scelte fatte durante il matrimonio. Questo approccio mira a garantire un'equa distribuzione delle risorse e a tutelare i diritti economici di entrambi i coniugi post-divorzio, in un contesto in cui la disparità economica può avere un impatto significativo sulle vite e sul benessere delle famiglie coinvolte.