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Cass. civ., Sez. I, Ord., n. 24972/2023: L'affido dei minori in contesti di alta conflittualità

La recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 24972 del 21 agosto 2023 affronta una questione delicata e complessa riguardante l'affido di minori in situazioni di conflittualità familiare. In questo caso, il padre A.A., collaboratore di giustizia, ha contestato la decisione della Corte d'Appello di Roma che ha mantenuto l'affido della figlia alle strutture sociali, nonostante i progressi da lui compiuti per distaccarsi dall'ambiente criminale.

Il contesto della decisione

Il caso in esame coinvolge un padre che, pur avendo intrapreso un percorso di riabilitazione e collaborazione con la giustizia, si è trovato a dover affrontare l'alta conflittualità con la madre della minore, A.H. Quest'ultima, nonostante avesse inizialmente rifiutato il programma di protezione, ha continuato a essere parte di un contesto criminale, creando preoccupazioni per la sicurezza e il benessere della figlia.

  • Il padre ha dimostrato un cambiamento significativo nel suo stile di vita.
  • La madre ha mantenuto legami con l'ambiente criminale.
  • Le relazioni sociali hanno evidenziato la necessità di un supporto genitoriale per entrambi.
La Corte ha ritenuto che la conflittualità alta tra i genitori giustificasse la continuazione dell'affido ai Servizi Sociali, evidenziando il rischio per la minore.

Il giudizio della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di A.A., evidenziando che la Corte d'Appello non ha adeguatamente considerato le motivazioni della conflittualità, attribuendo in modo eccessivo la responsabilità al padre. La decisione di mantenere l'affido presso i Servizi Sociali, nonostante i cambiamenti positivi del padre, è stata ritenuta non conforme ai principi giuridici che regolano l'affidamento dei minori, in particolare il principio del superiore interesse della prole e della bigenitorialità.

Conclusioni

Questa ordinanza rappresenta un importante passo nel riconoscimento del diritto alla genitorialità, anche in contesti complessi. La Corte ha sottolineato come sia fondamentale considerare ogni aspetto della situazione familiare, senza limitarsi a una visione superficiale del passato. Il caso di A.A. dimostra che la riabilitazione e il cambiamento personale possono e devono essere presi in considerazione nella valutazione della capacità genitoriale, promuovendo così un approccio più equo e giusto per il benessere del minore.