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Dichiarazione di paternità: commento sulla sentenza Cass. civ., Ord. n. 21979 del 2024

La sentenza della Corte di Cassazione n. 21979 del 2024 offre spunti significativi in merito alla dichiarazione giudiziale di paternità, un tema di grande rilevanza nel diritto di famiglia. In particolare, il caso analizzato riguarda la richiesta di una madre di ottenere il riconoscimento della paternità da parte di un padre biologico non riconoscente. Questa decisione non solo chiarisce alcuni aspetti procedurali, ma evidenzia anche i diritti del minore coinvolto.

Il contesto della sentenza

Nel caso specifico, B.B. ha fatto causa a A.A. per ottenere la dichiarazione di paternità di C.C., il figlio nato dalla loro relazione. Nonostante il padre non avesse mai riconosciuto il bambino, il Tribunale di Pistoia ha accolto la domanda, stabilendo un contributo per il mantenimento. La Corte d'Appello di Firenze ha confermato questa decisione, portando A.A. a ricorrere in Cassazione.

Le questioni legali in discussione

  • La questione della capacità giuridica del minore al raggiungimento della maggiore età.
  • Il consenso del figlio ultraquattordicenne per la prosecuzione dell'azione legale.
  • Il rifiuto di A.A. di sottoporsi a indagini genetiche e le sue implicazioni.
La Corte di Cassazione ha ribadito l'importanza del consenso del minore nella dichiarazione di paternità, sottolineando che tale consenso deve essere presente al momento della decisione.

Analisi delle decisioni della Corte

La Corte ha ritenuto infondati i motivi di ricorso di A.A., specificando che l'interruzione del processo a causa della maggiore età di C.C. non era automatica e che il consenso del minore era necessario per proseguire l'azione. Inoltre, la Cassazione ha chiarito che il rifiuto di un padre di sottoporsi a test del DNA può costituire un forte indizio a favore della domanda di paternità.

Questo aspetto è particolarmente rilevante, poiché evidenzia come la giurisprudenza stia evolvendo verso una maggiore tutela dei diritti dei minori, garantendo loro non solo il riconoscimento legale, ma anche il diritto a una corretta rappresentanza in giudizio.

Conclusioni

La sentenza n. 21979 del 2024 rappresenta un passo importante nel riconoscimento dei diritti dei minori in materia di filiazione. La Corte di Cassazione ha stabilito principi chiari riguardo al consenso del minore e al dovere dei genitori di riconoscere e sostenere i loro figli. In un contesto legale in continua evoluzione, è fondamentale per i professionisti del diritto rimanere aggiornati sulle normative e le sentenze che influenzano la vita delle famiglie e dei minori in Italia.