Nel recente provvedimento n. 16691 del 2024, la Corte di Cassazione ha affrontato tematiche di grande rilevanza nel contesto del divorzio, in particolare riguardo all'assegno divorzile e all'assegnazione della casa coniugale. Questa sentenza chiarisce alcuni aspetti fondamentali che meritano di essere analizzati, per comprendere le implicazioni legali e pratiche delle decisioni assunte.
La Corte di Appello di Trieste aveva accolto l'appello di B.B. contro la sentenza di primo grado che riconosceva un assegno divorzile a favore di A.A. e assegnava la casa coniugale a quest'ultima. La Cassazione, però, ha rilevato che la decisione della Corte d'Appello non aveva considerato adeguatamente le condizioni economiche e patrimoniali dei coniugi, come richiesto dall'art. 5 della legge n. 898/1970.
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'assegno divorzile deve essere valutato in base alle condizioni economiche e patrimoniali di entrambi i coniugi e non può essere revocato senza un'adeguata analisi comparativa.
Un aspetto cruciale della sentenza riguarda l'assegno divorzile, il quale può essere riconosciuto solo in presenza di situazioni di non autosufficienza economica o se vi è stato uno spostamento patrimoniale ingiustificato tra i coniugi. La Corte ha sottolineato che A.A., nonostante fosse formalmente titolare della casa, godeva di un reddito adeguato grazie alla sua professione di insegnante e alla partecipazione nella società del marito. Pertanto, non sussistevano le condizioni per giustificare l'assegno divorzile.
Un altro punto focale della sentenza riguarda l'assegnazione della casa coniugale. La Corte ha stabilito che, anche se la casa è di proprietà di A.A., ciò non esclude la possibilità di assegnarla al coniuge con cui vivono i figli, per garantire loro un ambiente familiare stabile. Inoltre, la Corte ha ribadito che l'assegnazione della casa include anche arredi e beni mobili, essenziali per mantenere il comfort e la continuità della vita domestica dei minori.
La recente ordinanza della Cassazione offre spunti significativi per la comprensione delle dinamiche legali legate al divorzio. Essa ribadisce l'importanza di una valutazione accurata delle condizioni economiche di entrambi i coniugi e dell'impatto delle scelte familiari sul loro equilibrio patrimoniale. Gli avvocati e i professionisti del settore legale devono tenere conto di questi principi per tutelare al meglio gli interessi dei loro assistiti.