La recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 9839 del 2024 si concentra su importanti questioni legate al divorzio, in particolare sull'assegno di mantenimento e sull'affidamento dei figli. Questo caso offre spunti di riflessione sulle responsabilità genitoriali e sulle misure da adottare per garantire il benessere dei minori coinvolti nella separazione.
La Corte d'Appello di Genova, in precedenza, aveva stabilito un assegno di mantenimento di €6.000 mensili per i figli e €2.000 per la madre, A.A. Tuttavia, la sentenza ha subito un ricorso da parte di entrambe le parti, portando alla revisione della decisione. La Corte di Cassazione ha esaminato vari motivi di ricorso, mettendo in luce problematiche relative all'affidamento e alla quantificazione degli assegni.
La valutazione dei diritti di visita e degli incontri tra genitore e figli deve sempre tener conto del miglior interesse del minore, evitando imposizioni non desiderate.
La sentenza ha chiarito alcune questioni chiave:
La sentenza n. 9839/2024 della Cassazione rappresenta un importante precedente nel campo del diritto di famiglia, evidenziando come le decisioni relative agli assegni di mantenimento e all'affidamento dei figli debbano essere sempre giustificate in modo esaustivo e proporzionato. La cura e il benessere dei minori devono rimanere al centro di ogni decisione, garantendo che le misure adottate siano adeguate e rispettose delle loro esigenze e desideri.