La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) rappresenta un importante punto di riferimento per la giurisprudenza italiana. Su questa pagina troverai articoli e sentenze relativi alla CEDU e approfondimenti sulla sua influenza nel contesto legale italiano.
Analizziamo la recente sentenza della Corte di Appello di Venezia che chiarisce l'inammissibilità dell'atto di appello privo della dichiarazione o elezione di domicilio, evidenziando l'importanza della corretta formalizzazione delle impugnazioni.
Analizziamo la recente sentenza n. 29185 del 2024, che offre importanti chiarimenti sulla validità dell'elezione di domicilio e sull'autenticazione della firma dell'imputato in ambito di impugnazioni penali.
La recente sentenza n. 30805 del 15 gennaio 2024 della Corte di Cassazione chiarisce l'obbligo di traduzione per gli imputati alloglotti, evidenziando i limiti e le responsabilità del giudice di merito.
La sentenza della Corte di Cassazione del 2024 chiarisce le tempistiche e le condizioni per la richiesta di rito abbreviato nel processo penale, con importanti implicazioni per la strategia difensiva.
Analisi della sentenza n. 31121 del 2024 riguardante il rigetto delle richieste di accesso ai luoghi privati in ambito di investigazioni difensive preventive, con particolare attenzione alla normativa e alla giurisprudenza vigente.
Analisi della sentenza n. 30372 del 28 maggio 2024, che chiarisce le modalità di notificazione dell'avviso di fissazione dell'udienza per l'indagato non detenuto nell'ambito delle impugnazioni cautelari reali.
Analizziamo la recente sentenza n. 27386 del 2024, che chiarisce le implicazioni dell'art. 581, comma 1-ter del codice di procedura penale in caso di impugnazione da parte di un imputato in detenzione domiciliare.
La recente sentenza della Corte di Cassazione chiarisce l'applicabilità dell'art. 581, comma 1-quater, cod. proc. pen. all'imputato assente dichiarato latitante, evidenziando le responsabilità del difensore nel processo di impugnazione.
Scopri le importanti indicazioni fornite dalla Corte di Cassazione riguardo alla rinuncia al ricorso, evidenziando le tempistiche e le conseguenze legali. Un'analisi approfondita della sentenza n. 18531 del 2024.
Analizziamo l'ordinanza n. 18485 del 2024 della Corte di Cassazione, che chiarisce le condizioni di procedibilità della mediazione obbligatoria secondo il d.lgs. n. 28 del 2010, evidenziando l'importanza del primo incontro tra le parti.