Benvenuto nella pagina dedicata al Diritto Processuale su Studio Legale Bianucci. Qui troverai una selezione di articoli, sentenze e ordinanze per approfondire questo importante settore del diritto.
La recente sentenza n. 24352 del 2023 dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli chiarisce la posizione di soccombenza e le relative spese processuali, offrendo spunti di riflessione per professionisti del diritto e contribuenti.
La sentenza n. 25035 del 2023 della Corte di Cassazione chiarisce le conseguenze del tardivo deposito delle conclusioni da parte della parte civile, escludendo il diritto alla rifusione delle spese processuali in caso di rigetto del ricorso dell'imputato.
Analizziamo la sentenza n. 26721 del 2023 della Corte di Cassazione, che chiarisce i limiti della revoca della sospensione condizionale della pena e le condizioni per l'appello, evidenziando le norme applicabili e le implicazioni per il diritto penale.
La recente sentenza della Corte di Cassazione chiarisce le implicazioni dell'appello tardivo, evidenziando come una decisione sul merito prevalga su un giudicato precedentemente formato. Scopriamo insieme il significato di questa importante pronuncia.
La recente sentenza del Tribunale di Napoli offre importanti chiarimenti sulla ricostituzione degli atti processuali dispersi, evidenziando la flessibilità del giudice nel garantire la correttezza delle procedure legali.
La sentenza n. 49291 del 2023 chiarisce i limiti dell'impugnabilità dei provvedimenti in relazione ai poteri specifici previsti dall'ordinamento. Un'analisi approfondita delle implicazioni legali per gli avvocati e i cittadini.
La recente sentenza n. 48545 del 2023 chiarisce le regole riguardanti il deposito telematico degli atti legali, evidenziando l'inammissibilità di impugnazioni prive di sottoscrizione digitale. Scopriamo insieme i dettagli e le implicazioni di questa decisione.
La recente sentenza n. 49644 del 2023 chiarisce l'applicabilità della nuova disciplina riguardante i termini a comparire nel giudizio di appello, introdotta dalla Riforma Cartabia, con importanti implicazioni per il diritto processuale penale.
La recente sentenza n. 14882 del 2024 chiarisce l'importanza della firma digitale del difensore in relazione alle istanze depositate telematicamente, evidenziando il suo valore di autenticazione e le conseguenze pratiche di tale disposizione nel processo penale.
La recente sentenza della Corte di Appello di Campobasso chiarisce le conseguenze della mancanza di firma digitale nelle impugnazioni, evidenziando le sfide del regime transitorio previsto dal d.lgs. n. 150 del 2022.