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Assegnazione Casa Familiare con Mutuo a Milano | Avvocato Familiarista
Avv. Marco Bianucci

Avv. Marco Bianucci

Avvocato Penalista

La complessità della casa familiare

Affrontare una separazione o un divorzio significa prendere decisioni complesse che avranno un impatto duraturo sulla vita di tutta la famiglia. Tra queste, una delle più delicate e fonte di preoccupazione è senza dubbio il destino della casa familiare, soprattutto quando è gravata da un mutuo. Comprendiamo che la sua preoccupazione non è solo economica, ma riguarda la stabilità e il benessere dei suoi figli. In qualità di avvocato familiarista a Milano, l'avv. Marco Bianucci affronta quotidianamente queste situazioni, fornendo una guida legale chiara per proteggere gli interessi primari dei minori e trovare un equilibrio sostenibile per i coniugi.

Il Principio Guida: l'Interesse Superiore dei Figli

La legge italiana, in particolare l'articolo 337-sexies del Codice Civile, stabilisce un principio fondamentale: l'assegnazione della casa familiare è decisa tenendo conto primariamente dell'interesse dei figli. L'obiettivo del legislatore e del giudice è quello di garantire ai minori, specialmente se in tenera età, la possibilità di conservare l'ambiente domestico in cui sono cresciuti, mantenendo così le loro abitudini e la continuità delle relazioni sociali. Di conseguenza, il diritto di godimento della casa viene di norma attribuito al genitore collocatario, ovvero quello con cui i figli vivono prevalentemente, a prescindere da chi sia l'effettivo proprietario dell'immobile.

Assegnazione della Casa e Obbligo del Mutuo: una Distinzione Cruciale

È essenziale comprendere un aspetto tecnico ma fondamentale: il provvedimento di assegnazione della casa da parte del giudice non modifica gli obblighi contrattuali verso la banca. Se il mutuo è cointestato, entrambi i coniugi rimangono legalmente obbligati a pagare le rate. La banca è un soggetto terzo ed estraneo agli accordi di separazione. Tuttavia, il giudice, nel definire l'assetto economico tra i coniugi, terrà conto di chi continuerà a pagare il mutuo. Spesso, la rata pagata dal coniuge non assegnatario viene considerata come una componente, totale o parziale, dell'assegno di mantenimento per i figli o per il coniuge economicamente più debole.

L'Approccio dello Studio Legale Bianucci

L'approccio dell'avv. Marco Bianucci, avvocato esperto in diritto di famiglia a Milano, si basa su una strategia personalizzata che mira a prevenire futuri conflitti e a garantire soluzioni eque e durature. Ogni caso viene analizzato nel dettaglio, valutando non solo l'aspetto legale ma anche le dinamiche familiari e finanziarie. La nostra priorità è la tutela dei minori, assicurando che la loro stabilità non venga compromessa. Lavoriamo per trovare accordi consensuali che definiscano chiaramente la ripartizione delle spese, inclusa la rata del mutuo, per evitare incertezze. Qualora non sia possibile un accordo, assistiamo il cliente nel procedimento giudiziale con una difesa solida, finalizzata a ottenere un provvedimento che rispecchi le reali esigenze della famiglia.

Domande Frequenti

A chi viene assegnata la casa familiare in caso di separazione con figli?

La casa familiare viene di regola assegnata al genitore presso cui i figli vengono collocati in via prevalente. Questa decisione viene presa per proteggere l'habitat domestico dei minori e garantire loro stabilità, indipendentemente da chi sia il proprietario dell'immobile. In assenza di figli, o con figli maggiorenni ed economicamente autosufficienti, la casa non viene assegnata e segue le regole generali della proprietà.

Chi paga il mutuo della casa assegnata all'altro coniuge?

L'obbligo di pagamento del mutuo verso l'istituto di credito rimane in capo a chi ha firmato il contratto. Se il mutuo è cointestato, entrambi i coniugi restano debitori solidali. Tuttavia, il giudice può stabilire che le rate pagate dal coniuge non residente costituiscano una parte dell'assegno di mantenimento, definendo così l'equilibrio economico complessivo tra le parti.

Cosa succede se la casa familiare è di proprietà dei suoceri?

Anche se l'immobile è di proprietà di terzi, come i genitori di uno dei coniugi, il diritto di assegnazione al genitore collocatario dei figli può prevalere. Questo accade quando l'immobile è stato concesso in comodato d'uso gratuito con la specifica destinazione a casa familiare. La giurisprudenza consolidata tende a proteggere la continuità abitativa dei figli anche in questi casi.

L'assegnazione della casa familiare ha un valore economico?

Sì, il godimento della casa familiare rappresenta un valore economico significativo. Il giudice ne tiene conto nella determinazione dell'assegno di mantenimento. Il coniuge che beneficia dell'assegnazione ha un vantaggio economico (il risparmio di un affitto) che incide sulla valutazione della sua capacità reddituale e, di conseguenza, sull'importo dell'eventuale assegno a suo favore o a carico dell'altro.

Richieda una Consulenza Strategica a Milano

La gestione dell'assegnazione della casa familiare e del relativo mutuo richiede competenza, lucidità e una strategia chiara per proteggere i suoi diritti e, soprattutto, il futuro dei suoi figli. Se sta affrontando questa delicata fase della sua vita, è fondamentale affidarsi a un professionista che possa guidarla verso la soluzione più adeguata. In qualità di avvocato familiarista, l'avv. Marco Bianucci offre un'analisi approfondita del suo caso per definire il percorso legale più efficace. Contatti lo Studio Legale Bianucci, con sede a Milano in Via Alberto da Giussano, 26, per una valutazione del suo caso.

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