Warning: Undefined array key "HTTP_ACCEPT_LANGUAGE" in /home/stud330394/public_html/template/header.php on line 25

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/stud330394/public_html/template/header.php:25) in /home/stud330394/public_html/template/header.php on line 61
Conto Cointestato e Prelievi: Tutela con Avvocato Matrimonialista
Avv. Marco Bianucci

Avv. Marco Bianucci

Avvocato Penalista

La Gestione del Conto Cointestato

La gestione di un conto corrente cointestato rappresenta la normalità per molte coppie e famiglie, ma può trasformarsi in una fonte di grave preoccupazione in caso di crisi coniugale o separazione. Il timore che uno dei cointestatari possa prelevare somme ingenti senza consenso è una situazione concreta, che richiede una comprensione chiara delle regole e degli strumenti di tutela disponibili. Affrontare questa problematica con il supporto di un avvocato matrimonialista è essenziale per proteggere i propri diritti e il proprio patrimonio. L'obiettivo è agire tempestivamente per prevenire o rimediare a condotte che potrebbero compromettere l'equilibrio economico stabilito.

Il Quadro Normativo: Firma Disgiunta e Ripartizione delle Somme

In Italia, la maggior parte dei conti correnti cointestati è regolata dal principio della "firma disgiunta". Questo significa che ciascun intestatario ha la facoltà di operare autonomamente sul conto, effettuando prelievi, pagamenti o altre disposizioni senza la necessità del consenso dell'altro. Se da un lato questa modalità garantisce agilità nella gestione quotidiana, dall'altro espone a rischi significativi. La legge, in particolare l'articolo 1298 del Codice Civile, stabilisce una presunzione di contitolarità al 50% delle somme depositate. Di conseguenza, anche se un cointestatario preleva una somma superiore alla sua quota, nei rapporti interni con l'altro intestatario è tenuto a restituire l'eccedenza. È fondamentale comprendere che la banca non può opporsi a un prelievo effettuato da uno degli intestatari, anche se questo prosciuga l'intero saldo; la tutela va ricercata successivamente nei confronti del cointestatario che ha agito scorrettamente.

L'Approccio dello Studio Legale Bianucci

L'approccio dell'avv. Marco Bianucci, avvocato con consolidata esperienza nel diritto di famiglia a Milano, si concentra su un'azione rapida e strategica per la tutela del cliente. La prima fase consiste in un'analisi meticolosa della documentazione bancaria per ricostruire i flussi di denaro e, ove possibile, dimostrare la provenienza esclusiva di determinate somme. Questo passaggio è cruciale per superare la presunzione di contitolarità al 50%. Successivamente, si procede con una comunicazione formale (diffida) per richiedere l'immediata restituzione delle somme indebitamente prelevate. Qualora la via stragiudiziale non porti a risultati, si valuta l'avvio di un'azione legale, che può includere la richiesta di un sequestro conservativo sui beni del cointestatario per garantire il futuro soddisfacimento del credito. La strategia è sempre personalizzata, volta a fornire una soluzione concreta ed efficace al problema specifico.

Domande Frequenti

Come posso bloccare un conto corrente cointestato?

Il blocco unilaterale di un conto a firma disgiunta non è generalmente possibile. La banca è tenuta a eseguire le operazioni disposte da ciascun cointestatario. Tuttavia, in situazioni di grave conflitto, è possibile tentare una comunicazione congiunta con l'altro intestatario per chiudere il conto o trasformarlo a firma congiunta. In assenza di accordo, l'unica via per ottenere un blocco effettivo è attraverso un provvedimento del giudice, ad esempio un sequestro, che può essere richiesto nell'ambito di una causa di separazione o di un procedimento d'urgenza.

Cosa succede se il mio coniuge preleva tutto dal conto prima della separazione?

Se un coniuge preleva una somma superiore alla sua quota presunta del 50%, l'altro coniuge matura un diritto di credito per l'importo eccedente. Questo prelievo viene considerato un'anticipazione sulla divisione dei beni e dovrà essere conteggiato nella definizione complessiva dei rapporti economici tra i coniugi. È essenziale raccogliere immediatamente tutta la documentazione bancaria (estratti conto) che attesti l'operazione per poter avviare un'azione di restituzione e tutelare i propri diritti durante il procedimento di separazione.

Come si dividono i soldi sul conto cointestato in caso di divorzio?

In caso di divorzio, le somme residue sul conto cointestato vengono divise secondo le quote di proprietà. Se non è possibile dimostrare diversamente, si applica la presunzione legale di divisione al 50%. Tuttavia, se uno dei coniugi riesce a provare che determinate somme sono di sua esclusiva pertinenza (ad esempio, derivanti da un'eredità, una donazione o lo stipendio accreditato), può richiederne l'esclusione dalla divisione. Questa prova, nota come "superamento della presunzione di contitolarità", richiede documentazione chiara e inequivocabile.

Posso dimostrare che i soldi sul conto erano solo miei?

Sì, è possibile, ma l'onere della prova spetta a chi intende superare la presunzione di contitolarità. È necessario fornire prove documentali che dimostrino in modo inconfutabile la provenienza esclusiva dei fondi, come bonifici da un conto personale, atti di donazione a proprio favore, documenti relativi a un'eredità ricevuta o la tracciabilità degli stipendi accreditati. Più la documentazione è precisa e completa, maggiori sono le possibilità che il giudice riconosca la proprietà esclusiva di tali somme.

Richieda una Valutazione del Suo Caso

Comprendere come tutelare i propri risparmi in un conto cointestatario è il primo passo per affrontare una situazione di crisi con maggiore serenità e consapevolezza. Se si trova ad affrontare prelievi non autorizzati o desidera pianificare la gestione del patrimonio in vista di una separazione, è fondamentale ricevere un parere legale qualificato per agire in modo tempestivo ed efficace. Lo Studio Legale Bianucci, con sede a Milano in Via Alberto da Giussano 26, offre consulenza mirata per queste delicate problematiche. Contatti l'avv. Marco Bianucci per analizzare la sua situazione e definire la strategia di tutela più adatta al suo caso specifico.

Contattaci