Commento alla Sentenza n. 16760 del 2023: Disciplina Transitoria e Querela Tardiva

La sentenza n. 16760 del 19 gennaio 2023 rappresenta un importante punto di riferimento per la comprensione della disciplina della querela tardiva, in particolare in relazione ai reati divenuti perseguibili a querela a seguito del d.lgs. n. 36 del 2018. In questa sede, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla questione della validità di una querela presentata oltre il termine previsto dall'art. 124 del codice penale, ma prima dell'entrata in vigore del nuovo regime normativo.

Contesto Normativo e Rilevanza della Sentenza

Il decreto legislativo n. 36 del 2018 ha introdotto significative modifiche in tema di procedibilità di alcuni reati, rendendoli perseguibili a querela. Questa riforma ha generato diverse problematiche interpretative, in particolare riguardo alla transizione tra il vecchio e il nuovo regime. La massima della sentenza in oggetto recita:

Reati divenuti perseguibili a querela per effetto del d.lgs. n. 36 del 2018 - Querela tardiva presentata prima dell'entrata in vigore del decreto - Disciplina transitoria - Applicabilità - Ragioni. In tema di condizioni di procedibilità, con riguardo ai reati divenuti perseguibili a querela per effetto del d.lgs. 10 aprile 2018, n. 36, la disciplina transitoria di cui all'art. 12, comma 2, del citato d.lgs., che, in caso di procedimento pendente, prevede l'avviso alla parte lesa per l'eventuale esercizio del diritto di querela, trova applicazione anche in relazione alla persona offesa che abbia precedentemente manifestato la volontà di punizione oltre il termine di cui all'art. 124 cod. pen., atteso che la valutazione in ordine alla condizione di procedibilità è ancorata al momento dell'entrata in vigore del nuovo regime normativo, a nulla rilevando eventuali irregolarità della querela afferenti a un momento procedimentale anteriore, in cui la stessa non era richiesta ai fini della procedibilità.

In sostanza, la Corte ha chiarito che, anche se una querela è stata presentata tardivamente, essa può essere considerata valida se il procedimento è ancora pendente e si è manifestata la volontà di punizione.

Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa decisione ha importanti conseguenze per la pratica legale. Le condizioni di procedibilità, in questo contesto, si riferiscono a:

  • Validità della querela anche se presentata oltre i termini.
  • Applicazione della disciplina transitoria per garantire il diritto di difesa della parte lesa.
  • Importanza del momento in cui il nuovo regime normativo entra in vigore.

La sentenza si basa su precedenti giurisprudenziali, confermando una linea interpretativa che tende a garantire il diritto di accesso alla giustizia da parte delle vittime di reato. È fondamentale che i professionisti del settore legale siano a conoscenza di queste dinamiche per poter consigliare adeguatamente i propri clienti.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza n. 16760 del 2023 offre un'importante chiarificazione sulla questione della querela tardiva e della sua validità nel nuovo contesto normativo. La Corte di Cassazione ha dimostrato una particolare attenzione nei confronti della parte lesa, garantendo che le irregolarità procedurali non precludano l'esercizio del diritto di querela. Gli operatori del diritto devono tenere presente questi sviluppi per una corretta gestione dei casi di querela, assicurando così una tutela adeguata ai loro assistiti.

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