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Concorso di persone nel reato: analisi della sentenza Cass. pen., Sez. IV, n. 42189 del 2023

La sentenza n. 42189 della Corte di Cassazione, emessa il 17 ottobre 2023, ha affrontato il complesso tema del concorso di persone nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti. In questo articolo, analizzeremo i punti cruciali della sentenza, evidenziando le implicazioni legali e le distinzioni fondamentali tra concorso e favoreggiamento.

Il contesto della sentenza

La Corte d'Appello di Cagliari aveva confermato la condanna di A.A. per detenzione di sostanze stupefacenti in concorso con altri soggetti. L'imputata, dopo aver tentato di avvertire i complici della presenza delle forze dell'ordine, si è vista riconfermare la responsabilità per la detenzione di un ingente quantitativo di hashish trovato nella sua abitazione. La Corte ha ritenuto che la condotta di A.A. non potesse configurarsi come favoreggiamento, bensì come un concorso attivo nel reato.

La distinzione tra l'ipotesi della connivenza non punibile e il concorso nel delitto si basa sulla consapevolezza e sul contributo dell'agente all'azione criminosa.

Le motivazioni della Corte

La Corte ha respinto i motivi del ricorso di A.A., argomentando che l'imputata non ha dimostrato sufficienti elementi per configurare una connivenza non punibile. Infatti, la giurisprudenza in materia chiarisce che il concorso nel reato richiede un comportamento attivo e consapevole, non limitato a una mera passività. In questo caso, l'atteggiamento di A.A. nel tentativo di avvertire i complici non ha escluso la responsabilità per il concorso nella detenzione della sostanza.

  • La consapevolezza dell'imputata riguardo alla presenza della sostanza stupefacente.
  • Il suo comportamento attivo di allerta nei confronti dei complici.
  • La collocazione della sostanza nella camera da letto, che evidenzia un coinvolgimento diretto e non occasionale.

Conclusioni

La sentenza della Cassazione n. 42189 del 2023 chiarisce l'importanza di valutare attentamente il comportamento degli imputati in casi di concorso nel reato, specialmente quando si tratta di sostanze stupefacenti. La distinzione tra concorso e favoreggiamento è fondamentale e può influenzare notevolmente l'esito del procedimento penale. Gli avvocati e i professionisti del settore legale devono tenere presente questi principi per offrire una difesa adeguata ai propri assistiti in situazioni simili.