La Cassazione, con la sentenza n. 18740/2025, chiarisce un aspetto cruciale dei maltrattamenti in famiglia: il reato può persistere anche dopo la fine del rapporto sentimentale tra conviventi, purché permangano coabitazione e vulnerabilità della vittima. Un'analisi essenziale per comprendere la tutela legale per chi vive da 'separato in casa'.
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17857 del 2025, ridefinisce i confini della 'convivenza' ai fini del delitto di maltrattamenti in famiglia. Scopri come la distinzione tra convivenza e coabitazione influenzi la tutela delle vittime e la configurabilità del reato, anche in presenza di allontanamenti temporanei.
La Corte Suprema precisa que la antigua formulación del art. 387-bis c.p. no se aplica a las violaciones de las órdenes de protección para la tutela de los menores, delineando el ámbito temporal y subjetivo del delito a la luz de la reforma introducida por el D.Lgs. 164/2024.
La Corte Suprema aclara cuándo los maltratos ex art. 572 c.p. pueden sumarse a los actos de persecución agravados ex art. 612-bis c.p. en presencia de cese de la convivencia, a pesar de persistir la coparentalidad. Análisis de la decisión y su impacto práctico.