La sentenza n. 23062 del 15 febbraio 2023, depositata il 25 maggio 2023, offre spunti interessanti sul tema delle misure cautelari reali, in particolare sulla riqualificazione del sequestro preventivo preordinato alla confisca. Questa decisione del Tribunale del Riesame di Varese sottolinea l'importanza del "periculum in mora" e la necessità di una motivazione adeguata da parte del giudice.
Il sequestro preventivo si configura come una misura cautelare prevista dal codice di procedura penale italiano, specificamente all'articolo 321. In particolare, il comma 2-bis di questo articolo consente la sua applicazione anche in vista di una futura confisca dei beni. La sentenza in esame chiarisce che il tribunale ha la facoltà di riqualificare il sequestro, ma solo se può dimostrare la sussistenza di un "periculum in mora".
CONDIZIONI DI APPLICABILITA' - Tribunale del riesame - Riqualificazione del sequestro preventivo preordinato alla confisca - Legittimità - Ragioni - "Periculum in mora" - Motivazione - Necessità. In tema di misure cautelari reali, è legittima la riqualificazione, da parte del tribunale del riesame, del sequestro impugnato, disposto ai sensi del comma 2 dell'art. 321 cod. proc. pen., in quello di cui al comma 2-bis del medesimo articolo, trattandosi, in entrambe le ipotesi, di vincolo reale strumentale alla confisca, ferma restando la necessità che sia motivato il presupposto giustificativo del "periculum in mora" in rapporto alle ragioni che rendono necessaria l'anticipazione dell'effetto ablativo rispetto alla definizione del giudizio.
Questa massima evidenzia la legittimità della riqualificazione del sequestro, sottolineando che il tribunale deve sempre motivare il proprio operato, in particolare quando si tratta di giustificare l'urgente necessità di tale misura. La giurisprudenza ha spesso ribadito che la motivazione deve essere chiara e specifica per evitare abusi nell'uso delle misure cautelari.
La sentenza n. 23062 del 2023 rappresenta un passo importante nella definizione delle misure cautelari reali in Italia. La necessità di una motivazione rigorosa da parte del tribunale del riesame non solo tutela i diritti degli imputati, ma contribuisce anche a garantire una giustizia equa e bilanciata. Questo caso dimostra come il "periculum in mora" non possa essere un mero formalismo, ma debba rappresentare una concreta preoccupazione giuridica, che giustifichi l'adozione di misure così drastiche come il sequestro. La chiarezza e la trasparenza delle decisioni giuridiche sono essenziali per mantenere la fiducia nella giustizia e nel sistema legale nel suo complesso.