La sentenza n. 48348 del 14 novembre 2023, emessa dalla Corte di Cassazione, rappresenta un importante passo in avanti nella comprensione e nell'applicazione del diritto penale, in particolare riguardo alla sostituzione della pena pecuniaria con il lavoro di pubblica utilità. In questo articolo, analizzeremo il contenuto e le implicazioni di questa decisione, chiarendo il significato di quanto stabilito dalla Corte.
La Corte ha dichiarato abnorme il provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) che, dopo l'emissione di un decreto penale di condanna, ha rigettato l'istanza di sostituzione della pena pecuniaria con il lavoro di pubblica utilità, senza emettere un decreto di giudizio immediato. Questo caso si situa nel contesto dell'art. 186, comma 9-bis, del Codice della Strada, e fa riferimento alla disciplina introdotta dall'art. 28 del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, che ha modificato le procedure di applicazione delle sanzioni.
Istanza di sostituzione della pena pecuniaria con il lavoro di pubblica utilità - Art. 186, comma 9-bis, cod. strada - Provvedimento di rigetto dell'istanza non seguita dall'emissione di decreto di giudizio immediato ex art. 459, comma 1-ter, cod. proc. pen. - Abnormità - Sussistenza - Ragioni. E' abnorme, determinando una stasi del procedimento alla luce della disciplina introdotta dall'art. 28 d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, a seguito dell'emissione del decreto penale di condanna, rigetti l'istanza di sostituzione della pena pecuniaria con il lavoro di pubblica utilità ex art. 186, comma 9-bis, cod. strada, senza emettere decreto di giudizio immediato. (In motivazione, la Corte ha precisato che la nuova disciplina prevista dall'art. 28 d.lgs. n. 150 del 2022, introduttiva del disposto di cui all'art. 459, comma 1-ter, cod. proc. pen., detta una regola generale di procedura, valida per tutte le ipotesi in cui l'interessato formuli istanza di applicazione di tale sanzione sostitutiva a seguito dell'emissione del decreto penale).
Questa sentenza sottolinea l'importanza di una corretta applicazione delle procedure legali e la necessità di seguire le disposizioni normative vigenti. Le principali implicazioni di questa decisione includono:
La sentenza n. 48348 del 2023 rappresenta un importante riconoscimento della necessità di un rigoroso rispetto delle procedure legali in materia di sostituzione della pena pecuniaria. La Corte di Cassazione, con la sua decisione, ha confermato la volontà di garantire la trasparenza e l'efficienza del sistema giudiziario, tutelando così i diritti degli imputati. È fondamentale che tutti gli operatori del diritto prendano nota di questa pronuncia e delle norme che la regolano, per assicurare una corretta amministrazione della giustizia.