La sentenza n. 10039 del 15 aprile 2024 della Corte di Cassazione rappresenta un importante chiarimento in tema di cartolarizzazione, in particolare riguardo all'esenzione dall'azione revocatoria fallimentare. Questo aspetto è cruciale non solo per le istituzioni finanziarie, ma anche per gli investitori coinvolti nel processo di cartolarizzazione.
La legge n. 130 del 1999 disciplina la cartolarizzazione dei crediti, introducendo meccanismi che mirano a garantire la sicurezza degli investitori. In particolare, l'articolo 4, comma 3, prevede un'esenzione soggettiva dall'azione revocatoria fallimentare, garantendo così la protezione degli interessi di chi ha sottoscritto le obbligazioni della cessionaria. Tuttavia, la Corte ha chiarito che tale esenzione si applica solo a condizione che la cartolarizzazione sia completata, con l'emissione degli strumenti finanziari necessari.
Nella fattispecie esaminata, la Corte ha confermato la decisione della Corte d'Appello di Roma, che aveva negato l'esenzione dalla revocatoria. Questo rifiuto si basava sul fatto che la banca aveva dimostrato solo la cessione in blocco dei crediti, senza fornire evidenza dell'emissione dei titoli e della loro collocazione sul mercato. Ciò sottolinea l'importanza di rispettare le procedure necessarie per garantire la validità della cartolarizzazione, in quanto la semplice cessione dei crediti non è sufficiente a garantire la protezione dagli atti di revocatoria fallimentare.
In genere, l'esenzione di carattere soggettivo all'esercizio dell'azione revocatoria fallimentare, prevista dall'art. 4, comma 3, della citata normativa, essendo finalizzata a non ledere l'interesse e le aspettative degli investitori che hanno sottoscritto le obbligazioni della cessionaria, opera a condizione che la cartolarizzazione venga completata.
La sentenza n. 10039 del 2024 ci offre spunti di riflessione sul delicato equilibrio tra la protezione degli investitori e le esigenze di trasparenza e completezza nelle operazioni di cartolarizzazione. È fondamentale che gli operatori del settore finanziario comprendano l'importanza di seguire rigorosamente le normative vigenti, affinché possano garantire non solo la legalità delle loro operazioni, ma anche la fiducia degli investitori nel sistema. Solo così sarà possibile evitare problematiche legali che possono derivare da lacune procedurali.