La sentenza n. 20612 del 12 aprile 2023, depositata il 15 maggio 2023, rappresenta un'importante evoluzione nella giurisprudenza italiana riguardante le questioni di competenza territoriale nel processo penale. Questa pronuncia affronta il tema del rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione, introdotto dall'art. 24-bis del Codice di procedura penale, e chiarisce i requisiti necessari per la sua ammissibilità.
Il caso in esame è stato portato davanti al Tribunale di Latina, dove il giudice si è trovato a dover decidere sulla competenza territoriale e, in particolare, sulla possibilità di effettuare un rinvio pregiudiziale. La norma di riferimento, il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, ha introdotto modifiche significative riguardanti il rinvio pregiudiziale, richiedendo al giudice di motivare adeguatamente la propria decisione.
Territoriale – Determinazione – Rinvio pregiudiziale alla Corte di cassazione ex art. 24-bis cod. proc. pen. – Ammissibilità – Contenuto necessario del provvedimento – Indicazione. In tema di rinvio pregiudiziale alla Corte di cassazione per la decisione sulla competenza per territorio ex art. 24-bis cod. proc. pen., introdotto dall'art. 4, comma 1, d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, il giudice, investito della questione o che intenda rilevarla "ex officio" è tenuto, ai fini dell'ammissibilità del rinvio, a motivare la propria determinazione, analizzando la questione e compiendo una preliminare delibazione di non manifesta infondatezza della stessa, così da prospettare l'impossibilità di risolverla mediante l'utilizzo degli ordinari strumenti normativi.
Questa massima sottolinea il dovere del giudice di esaminare con attenzione la questione di competenza e di motivare la propria decisione, indicando le ragioni per cui ritiene che la questione non possa essere risolta con i normali strumenti giuridici. Questo approccio mira a garantire una maggiore certezza e trasparenza nelle decisioni giudiziarie, ponendo un freno a possibili abusi del rinvio.
Le implicazioni di questa sentenza sono significative per il diritto processuale penale. In particolare, si evidenziano alcuni punti chiave:
In questo senso, la sentenza n. 20612 del 2023 si inserisce in un contesto più ampio di riforma del processo penale, volto a rendere il sistema giuridico più efficiente e giusto.
In conclusione, la sentenza n. 20612 del 2023 offre spunti di riflessione importanti per tutti gli operatori del diritto. La necessità di una motivazione dettagliata da parte del giudice non solo garantisce una maggiore trasparenza, ma protegge anche i diritti degli imputati, evitando situazioni di incertezza giuridica. Questa pronuncia rappresenta, dunque, un passo avanti nel rafforzare la fiducia nel sistema giuridico italiano.