La sentenza n. 17827 del 7 febbraio 2023, depositata il 28 aprile 2023, offre un'importante chiarificazione in merito alla testimonianza indiretta e all'utilizzabilità delle dichiarazioni "de relato" nel contesto del processo penale. In particolare, la Corte di Cassazione ha affrontato il caso in cui un teste di riferimento si avvale della facoltà di astensione prevista dall'art. 199 del codice di procedura penale.
Nel caso specifico, la Corte ha rigettato il ricorso presentato dalla Corte d'Appello di Palermo del 15 febbraio 2021, stabilendo che le dichiarazioni rilasciate “de relato” da un teste che si astiene dal rispondere sono liberamente valutabili. Questo aspetto è cruciale, poiché le dichiarazioni non rientrano nelle ipotesi di inutilizzabilità previste dall'art. 195, commi 3 e 7, codice di procedura penale, che disciplina le condizioni di ammissibilità delle prove.
Esame del teste di riferimento - Astensione - Utilizzabilità delle dichiarazioni “de relato” - Sussistenza - Ragioni. In tema di testimonianza indiretta, nel caso in cui il teste di riferimento si avvalga della facoltà di astensione riconosciutagli dall'art. 199 cod. proc. pen., le dichiarazioni "de relato" sono liberamente valutabili, non venendo in rilievo alcuna delle ipotesi di inutilizzabilità tassativamente previste dall'art. 195, commi 3 e 7, cod. proc. pen.
Questa massima sottolinea l'importanza della libertà di valutazione delle prove da parte del giudice, anche in presenza di testimonianze che potrebbero apparire indirette o non dirette. La Corte ha, di fatto, chiarito che l'astensione del teste non preclude la possibilità di utilizzare le sue dichiarazioni, purché queste siano considerate nel contesto complessivo del processo.
La decisione della Corte di Cassazione ha delle significative implicazioni per la giurisprudenza e per la pratica legale. Tra le principali si possono evidenziare:
Queste considerazioni evidenziano l'importanza di un'attenta analisi delle prove e della loro ammissibilità, poiché ogni caso può presentare elementi unici che richiedono una valutazione approfondita.
In conclusione, la sentenza n. 17827 del 2023 rappresenta un passo avanti nella comprensione della testimonianza indiretta e delle sue applicazioni nel diritto penale. L'importanza di questa decisione risiede nella libertà di valutazione delle prove da parte del giudice, che può ora considerare le dichiarazioni “de relato” anche in presenza di astensione da parte del teste. Questo non solo amplifica la possibilità di ottenere una giustizia equa, ma stabilisce anche un precedente importante per futuri casi legali.