La recente sentenza n. 22139 del 6 agosto 2024, emessa dalla Corte di Cassazione, affronta un tema cruciale nel campo della tassazione e dell'ammortamento dei costi relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali. La decisione interviene su una controversia riguardante l'ammortabilità dei costi di costruzione di un fabbricato utilizzato da una società contribuente, evidenziando l'importanza della proprietà dei beni ai fini fiscali.
Secondo la sentenza, i costi legati alle immobilizzazioni possono essere ammortizzati solo se riguardano beni che entrano nel patrimonio dell'imprenditore a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento. La Corte ha chiarito che i beni di proprietà di terzi non possono essere oggetto di ammortamento. Questo principio si basa sull'articolo 102, comma 1, del DPR 22/12/1986, n. 917, che stabilisce le regole per la determinazione del reddito d'impresa.
Immobilizzazioni materiali o immateriali - Ammortizzabilità del relativo costo - Condizioni - Beni di proprietà di terzi - Esclusione - Fattispecie. In tema di imposte dirette, i costi relativi alle immobilizzazioni materiali o immateriali sono ammortizzabili se riguardano beni consumabili che entrano nel patrimonio dell'imprenditore a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento, non invece se riguardano beni di proprietà di terzi. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza impugnata, poiché aveva ritenuto ammortizzabili i costi di costruzione del fabbricato adibito a sede della società contribuente, senza considerare che, essendo stato realizzato su terreno di proprietà comunale, in assenza di concessione a costruire o dell'acquisto del diritto di superficie, l'edificio non era mai entrato nel suo patrimonio, in virtù del principio dell'accessione).
Nel caso specifico, la Corte ha annullato la decisione della Commissione Tributaria Regionale di Messina, che aveva erroneamente considerato ammortizzabili i costi di costruzione di un fabbricato situato su terreno di proprietà comunale. La mancanza di una concessione a costruire o di un diritto di superficie ha impedito che l'edificio diventasse parte del patrimonio della società contribuente. Questo esempio chiarisce come il principio dell'accessione giochi un ruolo fondamentale nella determinazione della proprietà e, di conseguenza, nella possibilità di ammortizzare i costi.
La sentenza n. 22139 del 2024 sottolinea l'importanza di comprendere le normative fiscali riguardanti l'ammortamento dei costi delle immobilizzazioni. È essenziale che le imprese verifichino la titolarità dei beni prima di considerare i costi come ammortizzabili. Questo non solo per rispettare le normative fiscali italiane, ma anche per evitare sanzioni e problematiche future con l'amministrazione finanziaria. La chiarezza e la comprensione delle regole fiscali sono indispensabili per una gestione imprenditoriale efficace e conforme alle leggi vigenti.