La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19021 del 2025, chiarisce la distinzione tra furto e frode informatica in caso di manomissione dei contatori elettronici per sottrarre energia. Scopri perché l'alterazione del chip configura il reato di furto aggravato e quali sono le implicazioni legali di questa importante pronuncia per chi tenta di eludere il pagamento dell'energia.
La Corte di Cassazione, con la sentenza 11744 del 2025, ha ribadito un principio cruciale in materia di furto in abitazione: chi entra in un immobile con chiavi ottenute per ragioni professionali, ma con l'intento di rubare, commette un furto aggravato. Un'analisi fondamentale per comprendere i confini tra accesso legittimo e reato e tutelare la propria casa.
La Suprema Corte, con la sentenza n. 13132/2025, riconosce l’aggravante ex art. 625, comma 1, n. 7 c.p. per il furto del contante custodito nella colonnina di pagamento di un distributore di carburanti, rendendo il reato procedibile d’ufficio alla luce della riforma Cartabia. Analizziamo motivazioni, impatti pratici e precedenti giurisprudenziali.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13292/2024 depositata il 7 aprile 2025, chiarisce quando il furto di beni destinati alla raccolta di oli esausti si configura come furto aggravato ex art. 625 c.p., evidenziando il legame tra tutela ambientale e pubblico servizio.