Un'analisi approfondita della Sentenza della Corte di Cassazione n. 16487 del 2025 chiarisce la natura e le conseguenze della mancata concessione del termine a difesa nel processo penale, evidenziando l'importanza di eccepire tempestivamente la nullità per garantire i diritti dell'imputato e la corretta applicazione delle norme procedurali.
La Suprema Corte, con la sentenza n. 15455/2024 (dep. 2025), chiarisce che l’aggravante mai contestata non può essere né riconosciuta d’ufficio né rinviata al P.M., ribadendo la centralità del principio di correlazione tra accusa e sentenza ex art. 521 c.p.p. e le ricadute sul diritto di difesa.