La recente sentenza n. 26348 del 2023 della Corte di Cassazione chiarisce importanti aspetti riguardanti il riconoscimento dei benefici penitenziari per i detenuti condannati per reati ostativi. Scopriamo insieme le implicazioni legali e pratiche di questa pronuncia.
La sentenza n. 26316 del 2023 chiarisce la compatibilità tra dolo d'impeto e dolo eventuale, analizzando un caso di omicidio. Un approfondimento su come la lucidità mentale possa coesistere con l'emotività.
La recente sentenza n. 24425 del 2023 chiarisce l'applicabilità del divieto triennale di concessione di benefici penitenziari, ampliando la comprensione delle misure alternative alla detenzione e dei diritti dei condannati.
Analizziamo la recente sentenza della Corte di Cassazione riguardante la concessione della semilibertà surrogatoria, anche in caso di condanna per delitti gravi, e i suoi impatti sul sistema penitenziario italiano.
La recente sentenza della Corte di Cassazione sul concorso esterno di un avvocato in attività mafiosa pone interrogativi sul ruolo dei professionisti nel contrasto alla criminalità organizzata.
La recente sentenza n. 26549 del 2023 chiarisce importanti aspetti sulla competenza territoriale nei casi di maltrattamenti in famiglia, evidenziando come la condotta dell'imputato possa influenzare il luogo di giurisdizione.
La sentenza n. 26548 del 2023 chiarisce importanti aspetti sulla nullità della notificazione nel giudizio immediato, stabilendo che la rinnovazione dell'adempimento spetta al giudice del dibattimento. Scopriamo insieme le implicazioni legali e pratiche di questa decisione.
Analizziamo la sentenza n. 24964 del 2023 della Corte di Cassazione, che chiarisce il conflitto di giudicati tra sentenze di condanna e di proscioglimento per prescrizione, offrendo spunti rilevanti sulla materia penale.
Analizziamo la sentenza n. 27727 del 2023, che chiarisce le implicazioni del superamento del sessantacinquesimo anno di età da parte dei giudici popolari e la loro capacità giurisdizionale durante il processo.
Analizziamo la sentenza n. 18 del 2023 della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità di alcune disposizioni sulla confisca penale, evidenziando l'importanza della tempestività nella tutela dei diritti dei creditori.