Avv. Marco Bianucci

Avv. Marco Bianucci

Avvocato Matrimonialista

La definizione dei rapporti economici successivi allo scioglimento del matrimonio rappresenta uno dei momenti più delicati e strategici dell'intera procedura. In qualità di avvocato esperto in diritto di famiglia a Milano, l'avv. Marco Bianucci osserva quotidianamente come la scelta tra la corresponsione di un assegno periodico e la liquidazione in un'unica soluzione, nota tecnicamente come una tantum, possa determinare in modo irreversibile il futuro finanziario delle parti coinvolte. Non si tratta meramente di una preferenza sulle modalità di pagamento, ma di una decisione che comporta conseguenze giuridiche e fiscali profonde, che necessitano di una valutazione attenta e lungimirante.

Differenze Giuridiche e Fiscali tra le Due Modalità

L'assegno periodico, solitamente mensile, costituisce la modalità ordinaria di adempimento dell'obbligo di assistenza post-matrimoniale. La sua caratteristica fondamentale è la variabilità: essendo legato al principio rebus sic stantibus, l'importo può essere rivisto dal Tribunale qualora mutino le condizioni economiche di uno dei due ex coniugi. Inoltre, l'obbligo di versamento cessa con la morte dell'obbligato o nel caso in cui il beneficiario passi a nuove nozze. Dal punto di vista fiscale, l'assegno periodico è deducibile dal reddito di chi lo versa e costituisce reddito imponibile per chi lo riceve.

Al contrario, la soluzione una tantum, prevista dall'art. 5 comma 8 della Legge sul Divorzio, prevede il pagamento di una somma capitalizzata in un'unica soluzione. Questa scelta ha un effetto tombale sui rapporti patrimoniali: una volta corrisposta la somma e ottenuta l'omologa del Tribunale (che deve valutarne la congruità), non sarà più possibile avanzare alcuna pretesa futura, nemmeno in caso di sopravvenuto stato di bisogno del beneficiario o di arricchimento dell'obbligato. Un vantaggio rilevante dell'una tantum risiede nel regime fiscale, in quanto la somma percepita non è soggetta a tassazione IRPEF per il beneficiario, sebbene non sia deducibile per chi la versa.

L'Approccio dello Studio Legale Bianucci alla Pianificazione Patrimoniale

L'approccio dell'avv. Marco Bianucci, avvocato esperto in diritto matrimoniale, si distingue per un'analisi rigorosa della sostenibilità economica di entrambe le opzioni. Non esiste una soluzione migliore in assoluto, ma solo quella più adatta allo specifico assetto patrimoniale del cliente. Quando assistiamo il coniuge che deve versare l'assegno, valutiamo se dispone della liquidità necessaria per chiudere definitivamente la partita, eliminando il rischio di futuri contenziosi o richieste di adeguamento ISTAT. Questo permette al cliente di pianificare il proprio futuro senza pendenze mensili a tempo indeterminato.

Viceversa, quando tuteliamo il coniuge beneficiario, l'analisi dello Studio Legale Bianucci si concentra sulla congruità dell'offerta e sulla rinuncia ai diritti accessori. Accettare una somma una tantum significa infatti rinunciare non solo alle revisioni future, ma anche ai diritti successori sull'eredità dell'ex coniuge e alla pensione di reversibilità. La nostra consulenza mira a calcolare matematicamente se il capitale offerto è sufficiente a garantire il tenore di vita atteso, bilanciando il vantaggio della liquidità immediata con la perdita delle tutele previdenziali future.

Domande Frequenti

Se accetto l'assegno una tantum, posso chiedere un'integrazione se finisco i soldi?

No, la scelta dell'una tantum è definitiva e irrevocabile. Una volta che il Tribunale ha verificato l'equità dell'accordo e lo ha omologato, il vincolo economico tra gli ex coniugi si estingue totalmente. Anche se le Sue condizioni economiche dovessero peggiorare drasticamente in futuro, non potrà più rivolgersi al Giudice per chiedere un sostegno economico all'ex coniuge. Per questo motivo, come avvocato esperto in diritto di famiglia, consiglio sempre un'attenta valutazione prospettica prima di firmare tale accordo.

Quali sono i vantaggi fiscali della liquidazione in un'unica soluzione?

Il vantaggio principale riguarda il coniuge che riceve la somma. A differenza dell'assegno periodico mensile, che deve essere dichiarato come reddito e su cui si pagano le tasse, la somma percepita una tantum non costituisce reddito imponibile e quindi è esente da tassazione IRPEF. Tuttavia, per il coniuge che paga, questa somma non è deducibile dalle tasse, a differenza dei versamenti mensili che invece abbattono l'imponibile fiscale.

Con l'una tantum perdo il diritto alla pensione di reversibilità?

Sì, questo è uno degli aspetti più critici da considerare. Accettando la liquidazione unica, si perde lo status di titolare di assegno divorzile, che è il requisito fondamentale per poter accedere, in futuro, alla pensione di reversibilità dell'ex coniuge defunto o a una quota dell'indennità di fine rapporto (TFR) maturata successivamente. È fondamentale che questa rinuncia venga monetizzata correttamente nel calcolo della somma capitale.

È possibile rateizzare la somma pattuita come una tantum?

La giurisprudenza recente ammette la possibilità di rateizzare la somma definita una tantum, purché tale rateizzazione sia contenuta in un arco temporale ragionevole e sia garantita da idonee garanzie (come una fideiussione). Tuttavia, la natura dell'accordo deve rimanere quella di una liquidazione definitiva del rapporto e non deve mascherare un assegno periodico. L'avv. Marco Bianucci cura la redazione di questi accordi con estrema precisione per evitare che l'Agenzia delle Entrate possa riqualificare il pagamento e contestarne il regime fiscale.

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La scelta tra rendita periodica e capitale immediato richiede una visione d'insieme che unisca competenza legale e sensibilità finanziaria. Se sta affrontando una separazione o un divorzio e necessita di comprendere quale soluzione tuteli meglio il Suo patrimonio e il Suo futuro, contatti l'avv. Marco Bianucci. Lo studio riceve su appuntamento presso la sede di Milano in Via Alberto da Giussano, 26, per analizzare la Sua situazione specifica e definire la strategia più efficace.

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