Decidere di avere un figlio con una persona con cui non si condivide un legame sentimentale è una scelta sempre più diffusa, basata su un profondo senso di responsabilità e un progetto comune. Questa forma di genitorialità, nota come co-genitorialità o co-parenting, richiede una pianificazione attenta e una visione chiara per garantire al nascituro un futuro sereno e stabile. La complessità delle relazioni umane e le inevitabili sfide della crescita di un figlio rendono fondamentale definire preventivamente i diritti e i doveri di ciascun genitore. In questo contesto, il supporto di un avvocato familiarista a Milano è cruciale per tradurre le vostre intenzioni in un accordo solido e legalmente strutturato, che metta al primo posto l'esclusivo interesse del minore.
In Italia, la legge non prevede uno strumento specifico per gli accordi di co-genitorialità stipulati prima del concepimento o della nascita del figlio da parte di genitori che non sono una coppia. Tuttavia, i principi cardine del diritto di famiglia si applicano pienamente. La normativa italiana, infatti, si fonda sul concetto di responsabilità genitoriale, che impone a entrambi i genitori, indipendentemente dalla natura del loro rapporto, di provvedere alla cura, all'educazione, all'istruzione e al mantenimento del figlio. Un accordo di co-genitorialità è un contratto atipico, un patto privato che, pur non potendo derogare alle norme imperative di legge (come quelle sul mantenimento), serve a stabilire delle linee guida chiare e condivise. Questo documento diventa una base fondamentale su cui costruire il rapporto genitoriale e può essere utilizzato come riferimento in caso di futuri disaccordi, fornendo a un eventuale giudice la prova delle intenzioni originarie delle parti.
L'approccio dell'avv. Marco Bianucci, avvocato esperto in diritto di famiglia a Milano, si concentra sulla prevenzione dei conflitti attraverso la creazione di accordi di co-genitorialità completi e lungimiranti. Lo scopo non è solo redigere un documento, ma costruire un vero e proprio 'statuto' della vostra famiglia, basato sul dialogo e sulla chiarezza. Il percorso proposto dallo studio si articola in diverse fasi: un'analisi approfondita del vostro progetto genitoriale, l'identificazione di tutti gli aspetti pratici ed economici (affidamento, collocamento, regime di visite, ripartizione delle spese ordinarie e straordinarie, scelte educative e sanitarie) e la stesura di un accordo personalizzato che rifletta le vostre specifiche esigenze. L'obiettivo è creare uno strumento flessibile, che possa adattarsi alle future necessità del bambino, minimizzando il rischio di controversie e garantendo un ambiente di crescita stabile e collaborativo.
Sì, pur essendo un accordo privato, ha piena validità tra le parti che lo sottoscrivono. Non può contrastare con le norme a tutela del minore, ma serve a regolare gli aspetti non coperti dalla legge. In caso di conflitto, un giudice lo terrà in altissima considerazione per comprendere la volontà iniziale dei genitori e decidere nell'interesse del figlio, a patto che le clausole siano eque e ragionevoli.
Un accordo completo dovrebbe disciplinare diversi aspetti: l'affidamento (che di norma è condiviso), il collocamento prevalente del minore o un'alternanza paritaria, il calendario delle visite e dei pernottamenti, la ripartizione dettagliata delle spese ordinarie e straordinarie, le decisioni relative all'istruzione, alla salute, all'educazione religiosa e alle attività extrascolastiche. Più l'accordo è dettagliato, minore sarà lo spazio per futuri dubbi o disaccordi.
Il mantenimento viene calcolato in proporzione alle capacità economiche di ciascun genitore e alle esigenze concrete del figlio. L'accordo può prevedere un assegno mensile versato da un genitore all'altro oppure la gestione di un conto corrente cointestato su cui entrambi versano una quota per coprire le spese. È fondamentale definire con precisione quali costi rientrano nelle spese ordinarie e quali nelle straordinarie, specificando per queste ultime la necessità del consenso di entrambi.
Assolutamente sì. Le esigenze di un bambino cambiano con la crescita e anche le condizioni di vita dei genitori possono mutare. Un buon accordo dovrebbe prevedere meccanismi per la sua revisione periodica. Le modifiche possono essere apportate di comune accordo tra i genitori e formalizzate in una nuova scrittura privata. In caso di disaccordo, sarà necessario rivolgersi all'autorità giudiziaria per una revisione.
Costruire una famiglia attraverso un progetto di co-genitorialità è un atto di grande responsabilità che merita la massima tutela legale. Un accordo chiaro e ben strutturato è il primo e più importante passo per garantire a vostro figlio un percorso di crescita sereno. L'avv. Marco Bianucci, con la sua consolidata esperienza, può assisterla nella definizione di ogni dettaglio, aiutandola a prevenire le criticità e a porre solide basi per il futuro. Per una consulenza personalizzata, contatti lo Studio Legale Bianucci con sede a Milano, in Via Alberto da Giussano, 26.